par Hervé Roten[1]Questo articolo è dedicato alla memoria di Jacques Algazi, morto il 1 marzo 2021, 50 anni esatti dalla morte di suo padre, ed a Béatrice Algazi, sua figlia, che ha avuto la gentilezza di … Lire la suite
Figlio di Eliaquim Algazi e Visa Danon Tuvim, Léon Yehuda Algazi nasce a Epuresti (Romania) il 6 febbraio 1890, come indicato sul suo libretto militare[2]Resta il dubbio sulla data esatta di nascita di Léon Algazi. Il suo diploma rabbinico menziona il 13 febbraio 1890, ma secondo suo figlio Jacques, la data dell’11 febbraio veniva talvolta … Lire la suite. A 11 anni dà delle lezioni ai bambini più piccoli di lui poiché la sua famiglia, molto povera, deve emigrare a Bucarest. Suo padre, dopo essere stato direttore di una compagnia teatrale ambulante, diventa droghiere, ma finisce per fallire a causa dei crediti concessi ai contadini poveri.
Léon Algazi dimostra molto presto un talento per la musica. Quando ha 5 anni, alcuni zingari gli tagliano il suo primo violino da una tavola di pino. Successivamente, a Bucarest, dirige il coro del suo liceo. Nel 1905, a soli 15 anni, parte a Gerusalemme, compiendo parte del viaggio a dorso di asino, per incontrarvi uno zio di sua madre che è capo della comunità sefardita. Nella città santa, Léon Algazi è introdotto agli studi rabbinici per circa un anno e mezzo, prima di entrare, nel 1908, nel Seminario israelita di Francia, rue Vauquelin, a Parigi, per completare i suoi studi teologici. Vi rimane fino al 4 agosto 1914, quando si arruola come infermiere volontario nell’esercito francese.
Nel 1919, dopo essersi diplomato alla scuola rabbinica, Algazi si reca a Bucarest per esercitare il ministero. Ma il rabbino capo della città, vedendo in lui un pericoloso concorrente, ostacola i suoi piani. Fonda allora, il 10 giugno 1920, il quotidiano Luptätorul (“Il lottatore”), di cui è redattore capo. Questo giornale di tendenza socialista è mal accolto dal governo, che lo vieta un anno dopo. Léon Algazi si esilia allora a Vienna per studiare musica con Arnold Schönberg a fianco, in particolare, di Hanns Eisler e Karl Rankl. Dirige l’orchestra del Teatro Ebraico di Vienna. Ma l’Istituto fallisce e Algazi ritorna a Parigi nel 1923. Fa la conoscenza di Alice Halphen, vedova del compositore Fernand Halphen (1872-1917). Questa donna eccezionale, che lo sosterrà durante tutta la sua carriera, lo presenta ad André Gédalge, che l’accetta nella sua classe di contrappunto e fuga al Conservatorio Nazionale di Musica dove lavora, in particolare, a fianco di Darius Milhaud. Alla morte del suo maestro nel 1926, continua i suoi studi con Raoul Laparra e Charles Koechelin.
Appassionato di folklore[3]Algazi era in contatto con il suo connazionale, l’etnomusicologo rumeno Constantin Brăiloiu, ed ha seguito da vicino i lavori di Abraham Zvi Idelsohn, il padre della musicologia ebraica., pubblica nel 1925 Trois chansons populaires juives (Max Eschig et Cie, Parigi) con testi francesi di Edmond Fleg. Nel 1928 scrive la musica di scena per Dibbouk per la compagnia Gaston Baty. Nel 1929 crea il primo programma radiofonico settimanale ebraico “La Voce di Israele”, che animerà – esclusi gli anni di guerra – fino al 1971. Questo programma, che nel 1948 prende il nome di “Ascolta Israele” sarà ripreso dopo la sua morte da Victor Malka.
All’inizio degli anni ’30, Léon Algazi dirige insieme a Vladimir Dyck la raccolta di musiche ebraiche “Mizmor” pubblicata da Salabert. Nel 1933 fonda la corale Mizmor ed incontra Tatiana Kaganoff, che sposa l’11 agosto dello stesso anno. Dalla loro unione nascono due figli: Jacques Eliaquim Joseph Algazi, il 25 settembre 1934, e Irene Vida Fradé Algazi, il 6 ottobre 1938.
Le pubblicazioni musicologiche di Algazi, le sue conferenze, i concerti che dirige, lo contraddistinguono. Nel 1936 è nominato professore di storia e teoria della musica ebraica alla Schola Cantorum e professore di musica liturgica alla Scuola Rabbinica di Francia. Nel 1937, con l’appoggio del compositore Darius Milhaud, diventa capo dei cori della grande Sinagoga della Vittoria e direttore dei Servizi musicali del Concistoro ebraico di Parigi.
Durante la guerra, gli Algazi si rifugiano a Lione[4]Léon Algazi vi creerà l’Ufficio per gli studi ebraici, organizzazione che riuniva una cinquantina di intellettuali ebrei che scrissero opere storiche, economiche, filosofiche e letterarie … Lire la suite, prima di raggiungere la Svizzera il 9 agosto 1943. Trovano rifugio a Friburgo, in una pensione gestita da suore francescane. Léon Algazi terrà conferenze sulla musica e la spiritualità ebraiche in diverse città della Svizzera. Vi terrà l’armonium della congregazione fino al 1945.
Dopo la guerra, Léon Algazi torna a Parigi e riprende la sua attività : giornalista, produttore radiofonico, direttore di coro, compositore, editore musicale, presidente del Sindacato nazionale dei direttori d’orchestra di musica religiosa, insegnante e direttore della Scuola Israelita di pedagogia e liturgia del Seminario Ebraico di Francia. È un vero uomo-orchestra ! Lavoratore instancabile, scrive numerosi articoli sulla musica e partecipa attivamente alla costruzione dell’amicizia giudeo-cristiana insieme a Jules Isaac e Edmond Fleg. Con quest’ultimo crea il primo Colloquio degli intellettuali ebrei francofoni, il 24 maggio 1957. Infine, è all’origine del primo Congresso internazionale di musica ebraica a Parigi dal 4 al 13 novembre 1957.
Nominato Direttore musicale dei templi concistoriali nel 1961, Léon Algazi muore il lunedì 1 marzo 1971, in seguito alla rottura di un aneurisma dell’aorta, mentre prepara una trasmissione radiofonica su Paul Claudel che avrebbe avuto luogo la domenica successiva.
Léon Algazi lascia in eredità ai posteri un’opera proteiforme e ancora troppo poco conosciuta : tra le sue composizioni di carattere liturgico o folcloristico si ricordano il Service sacré[5]Il Service sacré fu creato a seguito di un’ordinazione del Tempio Emanu-El, a New York. Fu lo stesso autore a dirigere la prima rappresentazione nel marzo 1952. La prima in Francia ebbe luogo alla … Lire la suite (New York, 1952), delle suite orchestrali (Suite hassidique, 1948), dei salmi e altre musiche per sinagoga, delle armonizzazioni di canti tradizionali (Trois chansons populaires juives, 1925; Trois chants traditionnels hébraïques, 1929; Quatre mélodies judéo-espagnoles, 1945), e, più aneddoticamente, musiche per il cinema (David Golder, 1931) o teatro (Le Dibbouk, 1928); Joe et Compagnie, 1930; Maître après Dieu, 1948; Athalie, 1955. Di origine sefardita, Léon Algazi ha anche raccolto canti giudeo-spagnoli, riuniti in un’antologia (Chants séphardis, Londra, 1958).
- Ascoltare la playlist : La musica di Léon Algazi
- Consultare la descrizione del fondo degli archivi Léon Algazi
- Consultare i nostri archivi su Léon Algazi
- Guardare il video : Léon Algazi (1890-1971), un pioniere della musica ebraica in Francia
1 | Questo articolo è dedicato alla memoria di Jacques Algazi, morto il 1 marzo 2021, 50 anni esatti dalla morte di suo padre, ed a Béatrice Algazi, sua figlia, che ha avuto la gentilezza di comunicarmi numerosi elementi utilizzati nella stesura di questo omaggio. |
---|---|
2 | Resta il dubbio sulla data esatta di nascita di Léon Algazi. Il suo diploma rabbinico menziona il 13 febbraio 1890, ma secondo suo figlio Jacques, la data dell’11 febbraio veniva talvolta menzionata anche nella sua famiglia. |
3 | Algazi era in contatto con il suo connazionale, l’etnomusicologo rumeno Constantin Brăiloiu, ed ha seguito da vicino i lavori di Abraham Zvi Idelsohn, il padre della musicologia ebraica. |
4 | Léon Algazi vi creerà l’Ufficio per gli studi ebraici, organizzazione che riuniva una cinquantina di intellettuali ebrei che scrissero opere storiche, economiche, filosofiche e letterarie riguardanti l’ebraismo ed i suoi contributi alla società francese. Ai lavori di questo Ufficio parteciparono anche cattolici e protestanti. |
5 | Il Service sacré fu creato a seguito di un’ordinazione del Tempio Emanu-El, a New York. Fu lo stesso autore a dirigere la prima rappresentazione nel marzo 1952. La prima in Francia ebbe luogo alla Salle Gaveau il 21 marzo 1955, sempre sotto la direzione di Algazi. |