Ascoltate questa selezione di canzoni scritte nei ghetti o che parlano della vita nei ghetti
Il termine “ghetto” appare nella Repubblica di Venezia nel 1516, dopo che il Consiglio dei Dieci decide di raggruppare i membri della comunità ebraica a Cannaregio sul sito di una vecchia fonderia. In veneziano getto o ghetto significa “fonderia”.
Durante la seconda guerra mondiale, i nazisti rinchiudono gli ebrei di Polonia, Bielorussia, Galizia nella parte occidentale dell’Ucraina (ghetto di Lvov) in quartieri separati, che recingono e controllano, prima del loro trasferimento sistematico nei campi di sterminio.
Il ghetto di Varsavia, composto da più di 350.000 abitanti, sprofonda nella miseria più estrema. Avendo compreso che il loro destino è senza speranza di fronte ai nazisti, la popolazione, confrontata alla solitudine ed all’abbandono da parte del mondo intero, organizza una rivolta per cercare di fuggire, armi alla mano. La sua eroica rivolta dell’aprile 1943 è rimasta una pagina particolarmente tragica nella storia di quest’epoca. Per questo motivo, il 19 aprile di ogni anno viene celebrato il ricordo della rivolta del ghetto di Varsavia.
I ghetti erano presenti, tra gli altri, a Łódź, Budapest, Cracovia, Częstochowa, Lublino, Kielce, Radom, Kolozsvár, Lakhva, Białystok, Lvov, Marcinkance, Mińsk, Mogilev, Grodno, Vitebsk, Babruisk, Smolensk, Brest, Pinsk, Riga, Sosnowiec, Będzin, Vilnius, Focșani…
Mordkhe Gebirtig, Hirsh Glik, Edwin Geist, Nachum Sternheim, Israel Glatstein, Gershon Sirota, Leyb Rozenthal… tanti nomi di artisti, cantanti, compositori e poeti morti nei ghetti nazisti.