Eseguito prima dell’alba il sabato mattina in inverno, il canto delle baqqachot (o bakashot) rappresenta una ricca tradizione musicale e spirituale. Patrimonio centrale della poesia liturgica degli ebrei del Marocco, questa forma d’arte ha conosciuto una notevole rinascita negli ultimi anni.
Il 19 agosto 2024, Ariel Danan, paytan [1]Interprete di poesie religiose (piyyoutim) e ministro-officiante, formatosi con i più grandi maestri di questa tradizione, ha visitato i locali dell’Istituto Europeo di Musiche Ebraiche per ripercorrere la storia di questa poesia liturgica e fornire esempi musicali.
Con la partecipazione di Ephraim Kahn, ha registrato le bakashot solitamente cantate all’alba del sabato, quando la parasha Bo[2]La lettura della Torah, il Pentateuco, divenne il momento essenziale del culto sinagogale a partire da Esdra lo Scriba (V secolo a.C.). Una pericope viene cantata durante la funzione settimanale del … Lire la suite, al ritmo della Nuba (modalità musicale andalusa) Hidjaz El Kbir.
Léa Couderc ed Ephraïm Kahn hanno realizzato una registrazione video di questa performance, da cui è stato estratto il video seguente.
Per saperne di più sulle bakashot
Ascoltare la playlist Alla scoperta delle bakashot
1 | Interprete di poesie religiose (piyyoutim) |
---|---|
2 | La lettura della Torah, il Pentateuco, divenne il momento essenziale del culto sinagogale a partire da Esdra lo Scriba (V secolo a.C.). Una pericope viene cantata durante la funzione settimanale del sabato mattina, seguendo un ciclo di lettura annuale che divide il testo in cinquantaquattro parti (ciascuna chiamata parasha). Bo (Vieni) è la quindicesima parashà del ciclo annuale di lettura della Torah e la terza parasha di Sefer Shemot (Libro dell’Esodo). |