E’had mi yodea, la canzone numero di Pesach, cantata in tutte le tradizioni ebraiche (o quasi!)
Eseguita alla fine del Seder di Pessah, tra Hadir hou e ‘Had Gadya, la canzone dei numeri E’had mi yodéa è una canzone cumulativa (ogni verso riprende i versi precedenti) che proclama l’unità di Dio e consente ai bambini di dimostrare la loro erudizione biblica permettendo loro, nello stesso tempo, di imparare a contare (ogni numero riferendosi ad un fatto religioso della massima importanza).
L’ultima strofa è:
“Tredici sono gli attributi (divini); dodici le tribù d’Israele; undici i sogni (di Giuseppe); dieci i Comandamenti; nove i mesi della gravidanza; otto la circoncisione; sette la celebrazione dello Shabbat; sei gli ordini della Mishnah; cinque i libri della Torah; quattro le Madri; tre i Patriarchi; due le Tavole della Legge. Unico è il nostro Dio, Colui che vive e Colui che aleggia sulla terra e nei cieli”.
La tradizione vuole che questa canzone in ebraico sia cantata anche nei diversi dialetti ebraici (giudeo-alsaziano, yiddish, comtadin, giudeo-spagnolo, giudeo-arabo…).
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