Fondo Halphen

Una raccolta di oltre 1.000 documenti di inestimabile valore storico e patrimoniale

Nato nel 1872 e morto per la Francia nel 1917, Fernand Halphen, allievo di Gabriel Fauré e Jules Massenet, ottenne il secondo Prix de Rome nel 1896 e durante la sua breve vita compose un buon centinaio di opere.

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Alice Halphen

Quanto a sua moglie, Alice Halphen, nata Koenigswarter (1878-1963), era un’illuminata appassionata d’arte, tenendo per diversi decenni nella sua villa privata in rue Dumont-d’Urville un salone di musica frequentato da molti artisti. che ha spesso aiutato: tra gli altri Daniel-Lesur, Ania Dorfman, Enesco, Fauré, Gedalge, Monique Haas, Honegger, Jolivet, Mihailovitz, Milhaud, Messiaen e Poulenc. Segnata nella sua giovinezza dall’affare Dreyfus, Alice Halphen si interesso’ anche lungo tutta la sua vita alla questione del giudaismo e svolse un ruolo importante nella comunità israelita in Francia.

hagoseida_p_426_002.jpgL’Istituto Europeo di Musica Ebraica ospita nelle sue collezioni più di 1.000 documenti di inestimabile valore patrimoniale appartenuti ad Alice e Fernand Halphen: corrispondenza con i più grandi musicisti dell’epoca (Fauré, Massenet, Hahn, Büsser, Cortot, Koechlin, Risler …), manoscritti musicali, inclusi alcuni autografi, spartiti stampati, fotografie, ritagli di giornale …

Parte di questa collezione – in particolare gli spartiti – è stata donata dai pronipoti di Alice e Fernand Halphen , Mesdames Isabelle Friedman, Odile Haye e Nathalie Bardon nel 2005. Successivamente, la Fondation du Judaïsme Français, l’associazione Yuval e l’Istituto Europeo di Musica Ebraica hanno contribuito a rafforzare l’importanza di questo fondo acquisendo numerosi altri documenti – in particolare la corrispondenza – alle aste (2006, 2009, 2011, 2013 e 2016).

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Castello di La Chapelle-en-Serval

Come tale, va notato che durante la seconda guerra mondiale, i nazisti si erano impossessati della biblioteca musicale di Fernand Halphen e che il castello di famiglia di La Chapelle-en-Serval fu saccheggiato più volte. Purtroppo, dopo la guerra, Alice Halphen ha recuperato solo una parte di ciò che le era stato rubato.

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Dalla pubblicazione del doppio album Fernand Halphen. Mélodies, pièces pour piano et musique de chambre (2006) e del CD di Musique française avant et après la Grande Guerre (2017) dove è stata ricreata la sua prima sinfonia, il grande pubblico ha riscoperto l’opera di Fernand Halphen, un compositore la cui musica di fattura classica non manca di fascino. Il centenario della guerra 1914-18 è stato anche l’occasione d’esporre dei documenti appartenuti a Fernand Halphen, morto per la Francia nel 1917, e per far eseguire le sue opere in tutto il mondo.

Dal 2015, le “Editions de l’IEMJ” si sono impegnate a pubblicare gli spartiti di Fernand Halphen. È un lavoro di lungo respiro, Halphen essendo l’autore di un catalogo di 166 opere, tra cui 76 melodie per voce e pianoforte.

vignette_livre_du_salon.jpgSi segnala infine la pubblicazione di un’opera collettiva Du salon au front : Fernand Halphen (1872-1917), compositeur, mécène et chef de musique militaire pubblicata nell’aprile 2017, sotto la direzione di Laure Schnapper, con la collaborazione di Pierre-André Meyer – Prefazione di Hervé Roten, edita da Éditions Hermann, in occasione del centenario della morte del compositore.

Questi archivi sono oramai disponibili per la consultazione nel catalogo delle nostre collezioni (accedere al fondo archivio Halphen) o su appuntamento con l’Istituto Europeo di Musica Ebraica (contact@iemj.org)

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