Estratto dal libretto del CD Alberto Hemsi, Coplas sefardies, coll. Patrimonî musicali degli ebrei di Francia, edizione dell'IEMJ, 2004
Nato il 27 giugno 1898 a Cassaba – cittadina turca ad est di Smirne (Izmir) – da genitori di nazionalità italiana, Alberto Hemsi inizia i suoi studi alla scuola dell’Alliance Israélite Universelle. Nel 1913, beneficiario di una borsa di studio, è inviato a Milano dalla Società Musicale Israelita di Smirne. Accolto nel 1914 al Regio Conservatorio di Musica di Milano, effettua degli studi fondamentali con i grandi maestri del momento: il pianoforte con Andréoli, l’armonia, il contrappunto e la composizione con Bossi e Perinello …
Chiamato verso la fine della Prima Guerra mondiale, come suddito italiano, entra alla scuola militare e diventa ufficiale di fanteria. Gravemente ferito al braccio destro, ottiene diverse decorazioni civili e militari. Diventato capitano al termine delle ostilità, lascia l’esercito per dedicarsi esclusivamente al pianoforte ed alla composizione.
Nel 1919, dopo aver conseguito il diploma di strumentista, Hemsi decide di tornare in patria. Il suo ritorno è celebrato dalla sua famiglia, al suono di melodie ancestrali cantate dalla nonna materna. Colpito dalla bellezza dei canti che ascolta, Hemsi si rende conto della necessità di salvaguardare questo patrimonio che si basa exclusivamente sulla tradizione orale.
Tra il 1920 ed il 1923 Alberto Hemsi insegna la teoria, il piano ed il canto corale a Smirne. Dal 1924 al 1927 soggiorna a Rodi e lì, contemporaneamente alle lezioni, intraprende ricerche etnografiche e folcloristiche, in particolare presso delle signore anziane e delle cantaderas, cantanti semiprofessionali, rinomate per la loro bella voce, che le famiglie invitavano a cantare nel corso di eventi speciali (matrimoni ed altre celebrazioni). Fu anche a Rodi che conobbe la moglie Myriam, che sposò alla fine dell’agosto 1930 e che gli diede tre figlie: Allegra, Juliette e Ketty.
Nel 1928, la Comunità Israelitica d’Alessandria (Egitto) gli propone il posto di direttore musicale del Tempio Eliahou Hanabi. Professore di musica nelle scuole della Comunità, fonda e dirige un’orchestra di strumenti a fiato. Tiene ugualmente dei corsi d’armonia e di composizione al Conservatorio G. Verdi d’Alessandria fino al 1940, poi al Conservatorio di Musica d’Alessandria dal 1952 al 1957. Dopo la guerra del Sinaï, s’installa a Parigi con la famiglia nel 1957.
Durante la sua carriera parigina, Hemsi assicura la direzione musicale di due sinagoghe sefardite, Brith Shalom e Don Isaac Abravanel, oltre a corsi di liturgia musicale presso il Seminario Ebraico di Francia. Musicologo e gran lavoratore per la causa giudeo-spagnola, anima una serie di programmi in lingua spagnola alla radio francese per fare conoscere meglio il folklore giudeo-spagnolo. Poco prima della sua morte, nel 1975, è eletto corrispondente dell’Accademia Reale delle Belle Arti di San Fernando a Madrid in riconoscimento del suo lavoro effettuato sulle musiche sefardite.
Titolare di numerosi premi internazionali, musicista riconosciuto, Alberto Hemsi lascia un’importante opera musicale (54 opus), spesso inedita e di eccezionale qualità: numerosi brani per canto e pianoforte (Kal nidre, Yom guila, Visioni bibliche, ecc.), per coro (Sei cori in ladino, quattro lavori ebraici, ecc.), per uno o due pianoforti (Tre danze egiziane, Tre danze bibliche, ecc.), per violino, viola o violoncello e pianoforte (diverse Suite sefardite), infine per diversi complessi ed orchestra sinfonica (Danze bibliche, Tavola sinfonica, ecc.).
Gran parte delle sue opere esiste solo sotto la forma di calchi o manoscritti, attualmente detenuti dall’Istituto Europeo di Musiche Ebraiche dopo la donazione dei suoi archivi effettuata dalla sua vedova, la signora Myriam Capelutto Hemsi, il 5 luglio 2004.
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