Autrice, compositrice, arrangiatrice, attrice e cantante, Sofia Jacinta Szlechtman è nata il 30 settembre 1950 a Buenos Aires da una famiglia ebrea russo-polacca. I suoi nonni materni in fuga dai pogrom arrivarono da Khmelnits (Khmelnitsky) a Buenos Aires intorno al 1920. Sua madre è nata in Argentina nel 1924. Suo padre è nato a Lodz, in Polonia, nel 1921 ed è arrivato a Buenos Aires nel 1950, dopo aver attraversato diversi Paesi latino-americani dopo la guerra.
« Lo yiddish faceva parte della mia vita quotidiana. Prima nella voce di mio padre, che cantava per me le melodie che sua madre gli canticchiava, nelle conversazioni in yiddish e spagnolo con i miei nonni materni e poi alla scuola yiddish, dove ho studiato grammatica, sintassi, letteratura… » « [… ] Alla scuola Yitskhok Leybush Peretz, del movimento ICUF, diretto dallo scrittore e poeta Tsalel Blitz, i bambini cantavano l’inno nazionale argentino e le melodie della bandiera nazionale negli adattamenti in yiddish, scritti dal LERER Blitz. »[1]Estratto delle e-mail di Jacinta a Hervé Roten, 8 ottobre 2021 e 18 gennaio 2023
Buona allieva alle elementari così come alla scuola yiddish, è notata dagli insegnanti di musica e spesso canta da solista durante le celebrazioni per la Patria o durante le commemorazioni, come quella della rivolta del Ghetto di Varsavia. Dall’età di sei anni entra a far parte di un coro e, a dodici anni, dirige un piccolo ensemble vocale di musiche argentine e yiddish. Ma è Atahualpa Yupanqui, cantore dei popoli umiliati dell’America Latina, ad attirare l’attenzione di Jacinta per lo strumento che l’avrebbe accompagnata sul palco: la chitarra.
Nel 1977 conosce a Buenos Aires il futuro marito, di origine spagnola, e lo segue a Parigi. L’anno successivo si esibisce al Festival d’Avignon nello spettacolo Le Chant profond juif dell’attrice e produttrice radiotelevisiva Eve Griliquez. In particolare interpreta canzoni giudeo-spagnole insieme all’ensemble Kol Aviv, alla cantante yiddish Talila e agli attori Michel de Maulne e Jean-Paul Lahore. La prima parte dello spettacolo è dedicata alla canzone ed alla poesia giudeo-spagnola ed ai racconti marocchini; il secondo a poesie e canzoni yiddish.
Tra il 1982 e il 1988 canta regolarmente al Trottoirs de Buenos Aires, una mitica sala parigina dedicata al tango argentino. Accompagnandosi alla chitarra od in duo con un pianista, interpreta il tango in uno stile personale e tenero, riprendendo Carlos Gardel, Homero Manzi ed introducendo delle sue composizioni in spagnolo, che spesso alludono alla sua infanzia, ai nonni ebrei russi, e che menzionano, contemporaneamente, il contributo degli immigrati al tango argentino.
A seguito del suo successo, registra nel 1982 da Carrière il suo primo LP 33 giri Tango mi corazón. Due anni dopo autoproduce una cassetta, Du baroque espagnol au tango (Dal barocco spagnolo al tango), e partecipa, in sua presenza, ad un omaggio a Osvaldo Pugliese al Bataclan di Parigi.
Inoltre, Jacinta appare al cinema in un film di Ulrike Ottinger, Johanna d’Arc of Mongolia, con Delphine Seyrig (1989) ed a teatro dove recita in particolare in Le Dibbouk, diretto da Bernard Djaoui nel 1990, od ancora nel rivista Mortadela di Alfredo Arias (Molière per il miglior spettacolo musicale, 1992).
Jacinta, però, non dimentica le sue origini. Canta regolarmente in yiddish, giudeo-spagnolo e spagnolo, ma non esita ad esplorare la canzone francese ed ad interpretare le sue composizioni[2]Jacinta ha in particolare messo in musica due poesie di una delle sue coriste, un’amica, Catherine Franck, morta nel 2022: Les ateliers de couture e Tissages d’Heun’chy.. Tra il 1986 e il 1999, registra due album di canzoni yiddish (Dos Lid fun goldenem Land, cassetta, 1986; Autres chansons yiddish, Ocora Radio-France, Cassetta e CD, 1992) ed un CD di canzoni giudeo-spagnole (Morenica, Canti del Mondo, distribuzione Harmonia Mundi, 1999). Nel 2016, il produttore Patrick Campistron pubblica il CD Ofrecer mi corazón, per l’etichetta Soupir. Jacinta interpreta titoli come “Youkali”, “Poupée de Cire”, canzoni sudamericane, come “Te recuerdo Amanda”, “Amapola” ed una delle sue composizioni “Sos la noche” con il fisarmonicista David Venitucci.
Desiderosa di trasmettere la sua passione per il canto, Jacinta dirige dal 2001 la corale Jacintas Zingers, prima con l’Associazione per lo studio e la diffusione della cultura yiddish (AEDCY) e la Maison de la Culture Yiddish (MCY), poi al Cercle Bernard Lazare, e dal 2021 al Centre Medem. I suoi coristi, di tutte le età, ammirano le sue qualità di insegnante e di musicista-arrangiatrice. Ma al di là di questo aspetto puramente musicale, essa osserva che:
« Per gli anziani lo yiddish (e per alcuni anche il giudeo-spagnolo) era la lingua di un’infanzia nascosta, quella dei genitori deportati. E mi sono trovata tra queste anime mortificate a cantare loro questo yiddish proibito, facendo sentire loro che era più di una lingua, ma un sapore, un modo di vivere, una gioia tra tanti dolori…
Un’altra corista i cui genitori erano stati presi, mi diceva che aveva provato a cantare in yiddish, ma invano. Che solo con me aveva sentito che non era più la lingua morta ma quella dei cari morti, che ha potuto ritrovare nella musica, con altre persone intorno.
« Non ho avuto figli, ma i miei coristi, giovani o anziani, sono “mayne kinder” [i miei figli]. »[3] Estratto di una e-mail di Jacinta a Hervé Roten dell’8 ottobre 2021
Jacinta ha ricevuto numerosi premi nel corso della sua carriera: Korman Prize[4]Il premio Ydl Korman viene assegnato a tutte le attività che operano a favore della cultura yiddish in tutti i campi, Arte, Letteratura, Scultura, Musica, Storia, Shoah, ecc. dal 1986. nel 2003, Premio dell’Accademia Charles Cros per il suo CD di filastrocche e giritondi d’Argentina nel 2004, ed il Premio Cukierman[5]Il Premio Max Cukierman è stato fondato nel 1982 da Roger e Henri Cukierman per perpetuare la memoria del padre ed il suo attaccamento alla cultura yiddish. nel 2008.
Fonti:
- Sito Jacinta
- Bible Tango
- Akadem : Chanter le yiddish de Buenos Aires à Paris (Cantare lo yiddish da Buenos Aires a Paris)
- IEMJ : Jacinta, tra canzoni yiddish, giudeo-spagnole e tango
Link:
- Guardare il video di Jacinta, tra canzoni yiddish, giudeo-spagnole e tango
- Ascoltare la playlist Jacinta, canzoni di vita
- Consultare il Fondo d’archivi di Jacinta depositato presso l’IEMJ
- Per ulteriori informazioni sulla Corale Jacintas Zingers
- Consultare il canale You Tube di Jacinta
Sur un saule pleureur (Jacinta)
1 | Estratto delle e-mail di Jacinta a Hervé Roten, 8 ottobre 2021 e 18 gennaio 2023 |
---|---|
2 | Jacinta ha in particolare messo in musica due poesie di una delle sue coriste, un’amica, Catherine Franck, morta nel 2022: Les ateliers de couture e Tissages d’Heun’chy. |
3 | Estratto di una e-mail di Jacinta a Hervé Roten dell’8 ottobre 2021 |
4 | Il premio Ydl Korman viene assegnato a tutte le attività che operano a favore della cultura yiddish in tutti i campi, Arte, Letteratura, Scultura, Musica, Storia, Shoah, ecc. dal 1986. |
5 | Il Premio Max Cukierman è stato fondato nel 1982 da Roger e Henri Cukierman per perpetuare la memoria del padre ed il suo attaccamento alla cultura yiddish. |