Donati all’IEMJ nel 2015 dal figlio Joël Chalude, gli archivi di Jacques Chalude, detto Ben Baruch, comprendono più di 440 documenti, tra cui magnifici dischi a 78 giri dipinti, spartiti di canzoni yiddish e liturgie, oltre a quasi un centinaio di manifesti di concerti e ritagli di giornale dagli anni ’30 agli anni ’80.
Né le 20 septembre 1914 à Staeiszyn, dans la région de Kalisz (Pologne), au sein d’une famille religieuse, Yitshak Zaludkowski et sa famille s’installent à Bruxelles en 1919. En 1940, peu de temps après l’invasion allemande de la Belgique, il s’exile en France et prend alors le nom de Jacques Chalude. Durant la guerre, il poursuit ses études de chant lyrique et se produit sur différentes scènes. A la fin de la guerre, de retour à Paris, il devient soliste à la Radiodiffusion française.
Nato il 20 settembre 1914 a Staeiszyn, nella regione polacca di Kalisz, da una famiglia di religiosi, Yitshak Zaludkowski e la sua famiglia si trasferirono a Bruxelles nel 1919. Nel 1940, poco dopo l’invasione tedesca del Belgio, si ritirò in esilio in Francia e prese il nome di Jacques Chalude. Durante la guerra, ha proseguito gli studi di canto lirico e si è esibito su vari palcoscenici. Alla fine della guerra, tornato a Parigi, divenne solista alla Radiodiffusion française (Radio Broadcasting Company francese).
Nel corso della sua carriera, Ben Baruch ha sperimentato una varietà di stili musicali: dall’opera alle canzoni di cabaret yiddish, dalla liturgia ebraica polacca alle melodie del concistoro ashkenazita.
Il montaggio video “Ben Baruch on the billboard”, che vi proponiamo di seguito, ripercorre la carriera di questo straordinario cantante attraverso una selezione di manifesti, musiche e fotografie.
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