I canti dello Shabbat nel rito askenazita dell’Est

Una selezione di canti di Shabbat dell’Europa dell’Est, comprese registrazioni storiche di Yossele Rosenblatt, Gershon Sirota, Leibele Waldmann, Pierre Pinchick, Zawel Kwartin, Moshe Koussevitzky, Richard Tucker od ancora Abraham Adler

Lo shabbat, giorno di riposo, è un’istituzione della vita ebraica. Ed i canti che ritmano questo giorno particolare, occupano un posto importante, sia alla sinagoga con i cinque uffizi da Kabbalat shabbat a Motsei shabbat, sia a casa con i rituali dell’accensione delle candele, il Kiddush (benedizione del vino) il venerdì sera, la Birkat hamazon (ringraziamento alla fine del pasto), o anche l’Havdala  (l’ultimo Kiddush che chiude lo shabbat). È anche consuetudine cantare, durante i quattro pasti dello shabbat, molte poesie religiose chiamate Zemirot (o Tish nigounim dagli hassidim).

Lo shabbat rende così possibile trovare il proprio percorso interiore attraverso la sua voce esteriore.

La seguente playlist presenta una selezione di canti dello Shabbat, con le grandi voci della hazzanut dell’Europa orientale: Yossele Rosenblatt, Gershon Sirota, Leibele Waldmann, Pierre Pinchick, Zawel Kwartin, Moshe Koussevitzky, Richard Tucker od ancora Abraham Adler. Voci che ci fanno piangere e commuovere.

Va notato che la maggior parte dei canti di questa playlist sono, ai fini della registrazione, accompagnati da strumenti musicali, cosa che ovviamente non avveniva nello Shabbat nella maggior parte delle sinagoghe dell’Europa orientale.

Leggere l’articolo sui canti dello shabbat

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