Les Musiche ebraiche: un oggetto singolare plurale

Il Centro Cardinale Bea è l’Istituto di studi ebraici e delle relazioni ebraico-cristiane dell’Università Gregoriana, che attira studenti, per lo più cattolici ed in preparazione al sacerdozio o ad un servizio nella Chiesa, da più di 120 Paesi del mondo.

Il Centro Cardinale Bea per gli studi ebraici beneficia di una partnership privilegiata con l’Università Ebraica di Gerusalemme, che si traduce in regolari scambi di studenti ed insegnanti.

Durante questo anno accademico 2019-2020, il Centro Cardinale Bea organizza una serie di tre conferenze sul tema dell’arte in dialogo, in particolare la musica, la letteratura e le arti visive.

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È in questo contesto che Hervé Roten, etnomusicologo e direttore dell’Istituto Europeo di Musiche Ebraiche, terrà una conferenza sulla singolare pluralità delle musiche ebraiche.

Il suo omologo sarà il musicologo e teologo Philippe Charru, Direttore del Dipartimento di Estetica del Centre Sèvres – Facoltà dei Gesuiti di Parigi e titolare del grande organo di Saint-Ignace. Quest’ultimo presenterà un confronto tra l’Incarnatus est di Bach e quello di Mozart, al fine di dimostrare come la scrittura musicale stessa rifletta delle concezioni religiose diverse del cristianesimo.

Questo dialogo tra musiche ebraiche e cristiane sarà moderato da Claudio Procaccia, Direttore del Settore Cultura Ebraica della Comunità Ebraica di Roma.

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Visionare la conferenza filmata (in inglese)

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