Enrico Macias è un cantante, musicista e compositore francese nato a Costantina, Algeria, l’11 dicembre 1938. Il suo vero nome è Gaston Ghrassia, è figlio di Sylvain e Suzanne Zaouch, una famiglia ebrea di musicisti di malouf.
La sua scolarità si svolge normalmente pur dedicandosi al piacere della musica e della chitarra in particolare.
Dapprima insegnante nel 1956, si unisce all’orchestra di Cheikh Raymond Leyris, gran maestro del malouf in cui suo padre era violinista.
La morte di Cheikh Raymond, assassinato nel giugno 1961, lo induce a lasciare l’Algeria con la moglie Suzy, che altro non è che la figlia di Cheikh Raymond. È sulla “Città di Algeri”, nave che li porta nella “metropoli” che compone alla chitarra “Ho lasciato il mio paese, ho lasciato la mia casa”. La famiglia si stabilisce ad Argenteuil.
A Parigi, Enrico lavora in modo irregolare, vivendo di lavori saltuari esibendosi anche nei cabaret, fino a quando non è notato e fino a quando non faccia la prima parte di un concerto di Gilbert Bécaud.
Tra i vari parolieri che firmano i testi del repertorio di Macias, Jacques Demarny ha accompagnato gran parte della carriera di questo interprete (dagli anni ’60 agli anni ’80) ed è l’autore della maggior parte del suo repertorio (un centinaio di canzoni).
Nel 1962 appare in televisione nel programma “Cinq colonnes à la une” per illustrare un reportage sui rimpatriati dall’Algeria. La sua interpretazione della canzone “Adieu Mon pays” diventa il simbolo dell’esilio dei « Pieds-Noirs ». Adotta allora lo pseudonimo di Enrico Macias. Pathé Marconi pubblica il suo primo album nel 1963, dal titolo chiave “Enfants de tous les pays”.
Riconosciuto a livello internazionale, nel 1980 è stato insignito da Kurt Waldheim del titolo di Cantor della Pace.
Nel 1985 ha ricevuto il titolo di Chevalier de la Légion d’Honneur dal Primo Ministro Laurent Fabius. È stato promosso al grado di ufficiale nell’aprile 2007.
Fonti:
Wikipedia
http://musique.rfi.fr/artiste/chanson/enrico-macias
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