Nato nel 1979, François Meïmoun ha studiato al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Parigi (CNSMDP) con Michaël Levinas, all’Università Sorbonne-Paris IV e all’Ecole des Hautes Etudes dove ha completato una tesi in musicologia su La construction du langage di Pierre Boulez (1942-1948) (La costruzione del linguaggio). Dal 2017 insegna analisi musicale presso il CNSMDP ed è anche direttore della collezione “Musiques XX-XXIe siècles” presso Aedam Musicae.
Premiato con diversi prestigiosi riconoscimenti per la composizione (Grand Prix de la musique symphonique, Premio Nadia e Lili Boulanger, Académie des Beaux-Arts), François Meïmoun è autore di una quarantina di opere strumentali e vocali, eseguite in particolare dal Quartetto Ardeo, dal Quartetto Arditti e dal Quartetto Tana, il Quartetto Arditti, il Quartetto Tana, il Quatuor Voce, le Percussions de Strasbourg, l’Orchestre Philharmonique de Radio France e da numerosi solisti, tra cui Alain Billard, Élise Chauvin, Marc Coppey, Christophe Desjardins, Chen Halevi, Garth Knox, Marie Kobayashi, Olivier Patey, Hélène Tysman, Marie Vermeulin, Sébastien Vichard e Vanessa Wagner. È regolarmente programmato in numerosi festival come quelli di Aix-en-Provence, Chaillol, Musica Strasbourg, ManiFeste, Musiques sur Ciel, Les Musiques de Marseille, Les Musicales de Colmar, Zeitkunst a Berlino e Belo Horizonte in Brasile.
Alcune delle sue opere sono collegate alla tradizione ebraica da cui proviene, come Tsimtsum per quintetto d’archi (2015), Perèk chira per quartetto d’archi con pianoforte (2015); Hora per due pianoforti (2017); La danse de David per violoncello (2019), Terouah – Salmo 150 per organo (2022)… Il suo Kaddish per mezzo e quartetto d’archi (2016) è stato commissionato dalla sinagoga ULIF-Copernic (Parigi), che lo ha eseguito in prima mondiale il 13 novembre 2016 nell’ambito di un concerto dedicato alla memoria di tutte le vittime del terrorismo.