Jehoash Hirshberg
Oxford University Press – Clarendon Paperbacks, 19-12-1996, 312 p.
Questo libro di Jehoash Hirshberg presenta una storia sociale della musica della comunità ebraica di Palestina dagli inizi dell’immigrazione ebraica in Palestina nel 1880 fino alla dichiarazione dello Stato di Israele nel 1948. È la storia affascinante di come una piccola società di immigrati e rifugiati abbia creato un’istituzione musicale professionale riconosciuta a livello internazionale, sullo sfondo di due guerre mondiali, dell’assorbimento di onde successive di immigrati, di scaramucce locali e di una guerra nazionale su larga scala. Sebbene sotto il dominio ottomano e poi britannico la società ebraica in Palestina fosse virtualmente autonoma dal punto di vista culturale, la sua cultura musicale ha lottato per trovare un equilibrio tra l’eredità europea trapiantata ed un forte desiderio ideologico di trarre ispirazione dall’Oriente.
Il professor Hirschberg inizia descrivendo la musica in Palestina sotto il dominio ottomano, quindi traccia la storia turbolenta dei successivi 70 anni in un quadro ampiamente cronologico. Gli ultimi capitoli sono dedicati all’ampia gamma di polemiche ideologiche e sociali che hanno dominato la scena musicale in questo periodo.
Per questo motivo, il suo libro sarà interessante non solo per gli storici della musica (in particolare per quelli interessati alle scuole nazionali ed alla musica del XX secolo), ma anche per gli storici sociali, gli antropologi culturali e gli storici dell’ebraismo contemporaneo.