Musique et musiciens de bal – Isaac Strauss au service de Napoléon III

di Laure Schnapper

Musica e musicisti da ballo – Isaac Strauss al servizio di Napoleone III

Editions Hermann, 01-02-2023

Isaac Strauss (1806-1888)[1]bisnonno dell’antropologo Claude Lévi-Strauss (1908-2009) fu il maestro dei balli di corte di Napoleone III fino al 1869, diresse i balli dell’Opéra ed i saloni delle terme di Vichy e pubblicò circa 500 danze, soprattutto valzer, polke e quadriglie. Sebbene la sua Quadrille sur Orphée aux enfers di Offenbach continui ad essere eseguita in tutto il mondo, lo “Strauss parigino” è stato ormai dimenticato, sistematicamente confuso con i suoi omonimi viennesi, Johann Strauss senior e junior.

Figlio di un modesto violinista e barbiere ebreo di Strasburgo, Strauss iniziò come violinista nell’orchestra del Théâtre-Italien ma si rivelò un instancabile imprenditore. Contribuì allo sviluppo delle terme di Aix-les-Bains e poi, dal 1844 al 1860, di Vichy, dove la nobiltà e la borghesia di tutta Europa si riunivano in estate. Vi fece costruire una villa, tuttora esistente, in cui Napoleone III soggiornò durante le sue prime due cure.

Strauss era anche noto come collezionista d’arte; la sua collezione di oggetti d’arte ebraica, oggi ospitata nel Musée d’Art et d’Histoire du Judaïsme de Paris (Museo di Arte e Storia Ebraica di Parigi), fu la prima del suo genere, esposta già nel 1878 all’Esposizione Universale di Parigi.

In questo libro estremamente documentato, Laure Schnapper ripercorre la straordinaria ascesa di un musicista nella società francese del Secondo Impero. In compagnia di grandi e bravi, Isaac Strauss riuscì a rimanere modesto, rendendosi peraltro indispensabile grazie al suo duro lavoro ed alla sua efficienza. In questo senso, Isaac Strauss è un simbolo perfetto dell’integrazione degli ebrei che divennero cittadini francesi di fede ebraica e che contribuirono alla crescita ed al prestigio della Francia dopo l’Emancipazione. Come sottolinea Laure Schnapper, “la musica ha offerto agli ebrei un modo privilegiato di integrarsi nella società francese”, seguendo l’esempio di Jacques-Fromental Halévy, Jacques Offenbach, Henri Herz, Émile Waldteufel ed Émile Jonas.

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Encore une valse, serie di valzer per pianoforte, composti da Isaac Strauss (1806-1888) – “lo Strauss di Parigi” – offerti agli abbonati del settimanale Le Ménestrel nel 1873.
Chantal Riou, pianoforte Pleyel 1920

La belle Hélène, quadriglia composta sull’opera di Offenbach da Isaac Strauss (1806-1888), “lo Strauss di Parigi”, per i balli dell’Opéra del 1865. Sulla stessa opéra-bouffe compose anche una polka e un valzer.
Chantal Riou, pianoforte Pleyel 1920
Orphée aux enfers, polka. Oltre alla famosa quadriglia, suonata in tutto il mondo, Isaac Strauss compose una polka sull’opera di Offenbach per i balli dell’Opera, di cui era direttore, quando fu eseguita per la prima volta nel 1858.
Chantal Riou, pianoforte Pleyel 1920

References
1 bisnonno dell’antropologo Claude Lévi-Strauss (1908-2009)

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