L’emergere del movimento hassidico in Podolia, nella seconda metà del 18° secolo, fu accompagnato dalla creazione di un nuovo tipo di canto, a metà strada tra la musica religiosa e la musica popolare. Vi invitiamo ad ascoltare qui una selezione di alcuni di questi brani.
Nelle canzoni hassidiche prevale il tema melodico, spesso accompagnato da brevi onomatopee come “doy doy doy” o “ya-ba-bam” generalmente ripetute più volte. Dei movimenti del corpo possono anche accompagnare i nigunim (lett. “arie”).
Secondo il Baal Shem Tov, non è esclusivamente lo studio dei testi sacri che permette di avvicinarsi a D., ma si può anche assaporare l’essenza divina attraverso il canto e la danza.
I nigunim sono eseguiti in uno stile vocale espressivo. È nella kavanah (l’intenzione) che risiede l’essenza del nigun, come dimostra un proverbio hassidico: “Il silenzio è meglio della parola, ma il canto è meglio del silenzio”.
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