di Simon Schwarzfuchs e Jean-Luc Fray
Les éditions du Cerf, 12-2015, 440 p.
Questo volume Presenza ebraica nell’Alsazia e nella Lorena medievali associa un consueto binomio: le due antiche province di Alsazia e di Lorena, ma si tratta di un’associazione di una ingannevole familiarità: il lettore si renderà presto conto del carattere profondamente dissimile di queste due regioni, che sono tuttavia contigue, sia per la loro geografia, la loro toponomastica e la loro storia generale che per quanto riguarda l’evoluzione spaziale e cronologica come le manifestazioni della presenza ebraica sul loro suolo durante il periodo medievale.
Questo nuovo “inventario” delizierà ricercatori, colleghi e studenti, lettori colti e curiosi di comprendere il passato medievale vissuto in queste “terre d’Impero” dagli ebrei, nell’alternarsi di periodi di crisi ricorrenti e dolorose durante il proliferare di leggende accusatorie o di massacri – mai avvenuti in Lorena, va sottolineato (malefatte delle crociate, esazioni d’Armleder e delle sue bande intorno al 1338, tumulti innestati sulla Peste nera, o più tardi intorno al 1476-1477, passaggio degli Svizzeri in Alsazia) , e periodi intermittenti di tregua, ritiro, ritorno, prima dei decreti fluttuanti di non tolerandis judeis che scandiranno qua e là la fine del Medioevo e l’inizio del Rinascimento.
Alla luce dei materiali e delle vestigia superstiti (sinagoga medioevale di Rouffach, manoscritti ebraici di studiosi prestigiosi o “Tesori” di Colmar ; sul versante lorenese, una raccolta più limitata, con qualche “vie degli ebrei” qua e là, una stele del Museo Lorenese od il gran sigillo di Metz), potremo prendere la misura delle ricche ma contrastanti ore medievali del passato ebraico in Alsazia e Lorena.
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