Racconto poetico e musicale, creato da Mirélè Rozen
Una giovane donna trova in un baule vecchi documenti di famiglia e scopre che il suo bisnonno, che non ha mai conosciuto, era ebreo.
Le lettere che scopre portano gradualmente alla luce eventi e personaggi del passato, ricostruendo la storia sepolta della sua famiglia, mentre inizia un atemporale dialogo con il bisnonno.
Così, il nonno, in un delizioso scambio pieno di umorismo e poesia, rivela le sue origini alsaziane, la sua infanzia in una famiglia povera, il suo amore appassionato, in pieno affare Dreyfus, per una giovane donna cattolica che riuscirà a sposare. Rievoca la sua vita a Constantine, poi a Bordeaux durante l’occupazione, sua figlia Josette, ma anche le sue paure. Così facendo, l’eroina diventa cosciente delle forze inconsce in gioco in questa esperienza di famiglia e collega la sua passione per le canzoni yiddish, scoperte per caso, alle sue radici familiari ebraiche, tenute nascoste dalla nonna. Trova la forza di affrontare i propri dubbi, di affermare l’ebraismo che sente nel profondo ed il suo desiderio di trasmettere queste canzoni yiddish alla generazione successiva.
Originariamente un racconto poetico e musicale creato da Mirélè Rozen, questo spettacolo destinato alla gioventù è stato trasformato in un libro-CD. Alternando narrazione e canzoni tradizionali, principalmente in yiddish, presentate con la loro trascrizione fonetica, questa storia ci introduce alla musica yiddish ed alla ricchezza di questa cultura.
Con la partecipazione di Jean Birenbaum, José Navas, Alexis Chalom, Jacinta, Raphaëlle e Monique Vainberg, illustrato da Ophélie Trichereau, prefato da Yaël Hassan, sostenuto da La Fondation Rothschild, La Fondation pour la Mémoire de la Shoah e La Fondation d’entreprise La Poste, e pubblicato da Anima & Cie.