Sauvée des cendres

Hélios Azoulay & l'Ensemble de Musique incidentale

Il musicista Hélios Azoulay, specialista ed interprete noto della musica dei campi di concentrazione, ha appena pubblicato un CD intitolato Sauvée des cendres (Salvato dalle ceneri), in riferimento ad un’opera incompiuta di Viktor Ullmann (1898-1944). Il 17 ottobre 1944, il compositore austriaco viene assassinato ad Auschwitz. Aveva appena terminato il libretto di un’opera dedicata a Giovanna d’Arco: Il 30 maggio 1431. Scritta nell’orrore del ghetto di Terezín, l’opera di Ullmann descrive i momenti più famosi della vita di Giovanna fino alla sua morte sul rogo. Questo testo completamente inedito è stato ritrovato, tradotto e pubblicato per la prima volta dal compositore Hélios Azoulay nel suo libro L’enfer aussi a son orchestre.

Il libretto di Ullmann, pur essendo un puro capolavoro di poesia, è privo di musica: purtroppo il compositore è riuscito a scarabocchiare solo due modeste pagine per pianoforte, incluse in uno spartito diverso: Don Chisciotte tanzt Fandango (1944). Hélios Azoulay si è quindi cimentato nella folle sfida di completare quest’opera dedicata a Giovanna d’Arco, spesso paragonata alla profetessa Déborah, messa al rogo per aver cercato di salvare il suo popolo. Ma non si tratta di comporre “alla maniera di” Viktor Ullmann. Azoulay impiega, diffrange e metamorfosa le poche e preziose misure di questo spartito, sotto forma di ostinati melodici che sostengono il testo. Dopo tutto, non si tratta di comporre un’opera. Soprattutto il testo deve essere ascoltato! Ecco perché la creazione di Hélios Azoulay è scritta per narratore, voce femminile, quartetto d’archi e pianoforte.

Il risultato sonoro è ammaliante. La musica eseguita dall’Ensemble de musique Incidentale sembra pendere dalle labbra della cantante-narratrice Marielle Rubens. I musicisti che la circondano (Elios Azoulay, Teona Kharadze, Dimitri Maslennikov, Pablo Schatzman e Baptiste Vay) la avviluppano in uno strato di suono che sottolinea la potenza e la bellezza del testo di Ullmann.

Questo CD include altri quattro brani musicali:

  • Shtiler Shtiler è stata composta da Aleksander Volkoviski nel ghetto di Vilna nel 1943. Il ragazzo, un pianista straordinario all’età di 11 anni, vince un concorso musicale organizzato dal Consiglio ebraico del ghetto di Vilna scrivendo questa ninna nanna, che diventa rapidamente una delle canzoni preferite del ghetto… prima che venga liquidato nel 1943.
  • Und der Regen rinnt è una filastrocca di Ilse Weber, la caposala dei bambini del campo di Terezin. Spesso prendeva la chitarra e suonava le sue ninne nanne per i più piccoli, come una carezza. Ma questa canzone è per suo figlio, Hanuš… Prima che le cose le sfuggissero di mano e si ritrovasse qui in questo terribile ghetto con il marito ed il loro piccolo Tommy, riuscì a salvare il maggiore mandandolo in Svezia… è molto lontano… E le mura sono impenetrabili…
  • La rêverie de Mengele è ispirata ad una storia vera. Ad Auschwitz, l’Hauptsturmführer Mengele, che stava conducendo atroci esperimenti medici che portarono alla morte di migliaia di adulti e bambini, chiede ad Alma Rosé, che dirige l’orchestra femminile del campo, di eseguire La rêverie di Robert Schumann. L’assoluta oscenità di una simile scelta ha ispirato Hélios Azoulay a creare un brano musicale che contrappone la dolcezza dell’opera originale di Schumann all’orrore dei campi di sterminio.
  • Kolysanka dla synka w krematorium racconta la storia di Aaron Liebeskind, un giovane orologiaio polacco di Bilgoraj, che assiste impotente all’uccisione della moglie Edith e del figlio nel campo di sterminio di Treblinka nel 1942. Implora la guardia del crematorio di concedergli la notte libera per vegliare sul figlio. Mentre l’odore insopportabile dei cadaveri arrostiti aleggia nell’aria, Aaron culla tra le braccia il figlio di tre anni morto, cantandogli una ninna nanna…

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Consultare l’intervista a Hélios Azoulay su Akadem

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