Schumann, Henriette nata Halphen (1911-2002)

Figlia di Fernand Halphen e Alice de Koenigswarter, Henriette eredita dai genitori il gusto per la musica e l’arte. Nel 1931 compose due incantevoli melodie per organo, Ombre et Lumière e Sérénité (vedi sotto, nella collezione Halphen dell’IEMJ). Solo dopo la sua morte si scoprirà il suo precoce talento di musicista: Henriette rimane discreta sul suo passato e preferisce sempre parlare del presente e del futuro.

All’età di sei anni perde il padre, morto per la Francia, e lei e il fratello minore Georges spendono la maggior parte della loro giovinezza accuditi da una madre terrorizzata dai germi, tra il castello di caccia di La Chapelle en Serval, commissionato dal padre a Guillaume Tronchet, l’hotel di rue Dumont D’Urville dove Alice Halphen teneva un apprezzato salotto, il Castel Fiorentino a Roquebrune Cap Martin, La Sauvagère a Villers-sur-Mer e lo Château de Champs, di proprietà dei genitori della sua migliore amica, Colette Cahen d’Anvers (1911-1969).

Nel 1937 sposa Jacques Schumann (1909-1987), avvocato di formazione ed amico di famiglia. La lunga lista di nomi associati ai regali di nozze riflette l’integrazione della coppia nelle sfere più alte della società parigina. Il viaggio di nozze li porta nel Sud-Est asiatico, dalla Cina al Vietnam, una regione di cui faranno tesoro per il resto della loro vita.

Al ritorno, la coppia si trasferisce in uno degli edifici più belli dell’architetto Michel Roux Spitz, al 115 di avenue Henri Martin. Il loro appartamento riflette un gusto eclettico, in cui le collezioni di dipinti impressionisti e moderni ereditati da Alice Halphen si affiancano ad oggetti archeologici, strumenti musicali antichi e medaglie che la coppia colleziona con passione. Uno dei quadri preferiti di Henriette, appeso nella sua camera da letto a Parigi, è il Buddha che cammina tra i fiori (Bouddha marchant dans les fleurs) di Odilon Redon, acquistato dalla madre. La serenità della figura centrale, l’esuberanza della vegetazione circostante e la ricchezza dei colori riflettono in parte il carattere contrastante di Henriette: discreta e timida, conservava la passione per la natura e la pittura.

All’inizio della Seconda guerra mondiale, Jacques riesce ad ottenere un posto di professore di diritto all’Università di Ginevra ed Henriette lo raggiunge dopo pochi mesi con la madre e la figlia neonata Odile, attraversando la Francia in condizioni drammatiche. Il loro appartamento di Parigi ed il castello di La Chapelle-en-Serval, come tutte le case delle rispettive famiglie, vengono saccheggiati dai nazisti e le loro collezioni depredate. Vivendo a Ginevra e sopravvivendo alla guerra, Henriette si batte per recuperare i loro beni.

Alice Halphen, Château de chasse de la Chapelle-en-Serval

Mentre il fratello Georges entra in possesso della tenuta di Chapelle-en-Serval, Henriette e Jacques acquistano una proprietà poco distante, il Moulin du Plessis-Luzarches, che trasformano in un’elegante oasi di pace dove Henriette coltiva le sue amate rose. Qui accolgono i loro cugini, Elie e Liliane de Rothschild, che vengono regolarmente da Royaumont come vicini di casa.

Nel 1965, tre anni dopo la morte della madre e la dolorosa perdita della figlia minore, decide con il fratello di vendere lo Stradivari del 1727 ereditato dal padre al violinista Joseph Benvenuti. Con il marito, divenuto vicepresidente degli Amici del Louvre, Henriette prosegue la sua attività di collezionista e di sostenitrice dei musei francesi, pur viaggiando in tutto il mondo. In memoria del marito Jacques, morto nel 1987, da al Louvre il busto di Ramses II, che oggi accoglie i visitatori nella parte superiore del dipartimento delle Antichità egizie. In riconoscimento delle sue donazioni e del suo sostegno ai musei francesi, poco dopo viene inserita nell’Ordre des Arts et Lettres, grazie all’amico Michel Laclotte, ex direttore del Louvre.

Per tutta la vita Henriette si è dedicata alla pittura ad olio. Espone regolarmente al Salon d’Automne, al Salon du XVIe arrondissement ed alla galleria André Weil di rue Matignon. Fino ai suoi ultimi giorni, ha continuato a dipingere ritratti, fiori e paesaggi tra Parigi e Plessis-Luzarches, trovando in questo la sua vera passione, seguendo le orme del padre.

Jacques e Henriette Schumann in viaggio di nozze a Firenze, 1937
Henriette Schumann al mulino di Plessis-Luzarches

Per saperne di più su Fernand Halphen

Consultare la collezione Halphen presso l’IEMJ

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