Evolvendosi tra il suo amore per la musica classica e il repertorio popolare dell’Europa dell’Est dove ha le sue radici, Noëmi Waysfeld ha concepito un percorso musicale che le permette di collegare queste due fonti. Soul of Yiddish, pubblicato nel marzo 2021 da AWZ, ci porta nella bellezza malinconica delle canzoni tradizionali yiddish, mescolate a composizioni originali su dei testi della poetessa Rivka Kope (1910-1995), oltre ad una rivisitazione in yiddish della canzone A peine di Barbara.
Noëmi Waysfeld ha cantato molte volte sull’ assenza e sulla perdita. Le canzoni dei prigionieri russi in Siberia in Kalyma (2012), la malinconia del fado portoghese in Alfama (2015), e la solitudine della perdita di una persona cara in Zimlya (2019).
In Soul of Yiddish, il suo quinto album, non è più una questione di esilio ma piuttosto di viaggio. Noëmi Waysfeld offre un racconto intimo e spirituale di un essere alla ricerca del proprio volo. Un’esplorazione delle sue radici, per la quale è circondata dalla violinista Sarah Nemtanu, il chitarrista Kevin Seddiki e il contrabbassista Antoine Rozenbaum.
Così come un cantastorie, la voce di Noëmi Waysfeld è sabbiosa, velata, come il tenue bagliore di una candela. E per finire in bellezza, conclude l’album con una magnifica interpretazione del Kol Nidrei, la preghiera che apre le celebrazioni dello Yom Kippur.
A questo proposito, come ci ricorda la rabbina Delphine Horvilleur nell’introduzione del libretto di Soul of Yiddish, la storia della religione ebraica ha spesso privato le donne di cantare le preghiere. Questo Kol Nidrei può essere visto come un modo di provocare un putiferio: « Questa liturgia dello Yom Kippur afferma che le nostre parole non sono né affidabili né credibili. Le donne, nel corso della storia, sono state precisamente accusate di essere inaffidabili. Ora è il momento di far risuonare altre parole. Quando le loro voci si alzano per guidare la preghiera o per rivisitarla, questa verità “nuda” appare bruscamente. »
- Noëmi Waysfeld, canto
- Sarah Nemtanu, viola
- Antoine Rozenbaum, contrabbasso
- Kévin Seddiki, chitarra, arrangiamenti e composizioni
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