Opere per pianoforte e musica da camera
Ecco un magnifico CD dedicato a Georges Enesco, compositore, virtuoso del violino, pianista e direttore d’orchestra. Registrata nella sua nativa Romania, questa compilation è costruita attorno a due pilastri: la sonata per pianoforte n. 3, op. 24 (1913-1916), e due brani di musica da camera, Trio in la minore (1916) e Nocturne Ville d’Avrayen (1898).
Questi ultimi due brani, uno registrato durante un concerto e l’altro in studio, appaiono per la prima volta in una registrazione sonora. Il Nocturne Ville d’Avrayen, recentemente scoperto in un manoscritto conservato presso l’Instutul Cultural Român – Muzeul National “George Enescu”, è falsamente datato agli anni 1931-1936 e dedicato alla collaborazione tra Enesco ed Yehudi Menuhin. In realtà, si tratta di un’opera giovanile (1898) dedicata a Fernand Halphen, suo compagno di corso al Conservatorio di Parigi, nella classe di composizione di Jules Massenet (Per saperne di più sul Nocturne Ville d’Avrayen di Enesco).
Il CD include anche tre “pièces impromptues” op. 18 (“Mélodie“, “Voix de la steppe” e “Mazurk mélancolique“), oltre al brano “sur le nom de Fauré” (1922).
È interessante notare l’aneddoto relativo alla creazione del Trio, raccontato nel libretto del CD. “Nel marzo del 1916, Enesco, che all’epoca si trovava a Bucarest, fu ricoverato in ospedale, ma con una diagnosi sconosciuta… In realtà, durante la sua settimana di degenza, trovò l’energia e l’occasione per comporre quest’opera, che si affrettò a trascrivere su carta, una versione completa che si può ascoltare oggi. Il manoscritto fu scoperto quasi 40 anni dopo. […]
Questo manoscritto, scritto senza il supporto di un pianoforte, contiene pochissime correzioni, cosa insolita per il compositore. L’unica spiegazione è che Enesco aveva già l’intera composizione nella sua eccezionale memoria, l’aveva pensata nei minimi dettagli ed aspettava solo l’occasione per metterla su carta. Nessun musicista sarebbe in grado di immaginare e portare a termine un lavoro così complesso, senza correzioni, senza esitazioni, in una sola settimana, un lavoro che richiederebbe appunto una settimana per essere copiato. Sospetto che sia questo il motivo per cui Enesco si fece ricoverare in ospedale, per avere la pace e la tranquillità necessarie a mettere su carta questa composizione a lungo pensata”.
Per saperne di più sul Nocturne Ville d’Avrayen de Georges Enesco
Guardare estratti del concerto di gala 2015 dell’IEMJ con l’esibizione del Nocturne Ville d’Avrayen